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Sla, approccio rivoluzionario: cure a livello muscolare

Sla, approccio rivoluzionario: cure a livello muscolare

MALATTIE RARE

I muscoli sono stati identificati per la prima volta come target terapie

Uno studio ha identificato per la prima volta il muscolo come possibile target terapeutico per la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla): la ricerca è stata condotta dall'Università Sapienza, Fondazione Ri.MED, IRCCS San Raffaele Pisana e l'Università della California.

La Sla è una malattia neurodegenetativa progressiva che colpisce i motoneuroni, provocando una paralisi progressiva e irreversibile della muscolatura con perdita della normale capacità di deglutizione, articolazione della parola e del controllo dei muscoli scheletrici, arrivando alla compromissione dei muscoli respiratori e al blocco respiratorio.

L'approccio dei ricercatori è potenzialmente rivoluzionario: è stata aperta, infatti, la strada alla ricerca di cure a livello muscolare, non necessariamente neuronale. Lo studio, pubblicato sulla rivista PNAS, ha coinvolto 76 pazienti da Sla e 17 pazienti con altre patologie collegate, arruolati presso il Policlinico Umberto I di Roma.

E' stato effettuato un microtrapianto di membrane muscolari ottenute da biopsie effettuate da muscoli di pazienti Sla. Inoltre, con l'utilizzo di specifiche tecniche elettrofisiologiche, è stato possibile studiare le correnti dovute all'attivazione dei recettori muscolari e gli effetti di un endocannabinoide (PEA), che potrebbe potenziare l'attività dei muscoli continuamente stimolati, come quelli respiratori. E, infatti, il PEA determina un significativo miglioramento della performance respiratoria.

Secondo i ricercatori questi risultati «rafforzano quindi l'ipotesi che il muscolo partecipi all'evoluzione della Sla, indicandolo come possibile nuovo target terapeutico e suggerendo la necessità di ricercare anche nel muscolo, e non solo nei motoneuroni, i biomarkers patologici nella fase pre-sintomatica di malattia».