
Decreto taglia-esami, Lorenzin: «No a super-ticket per i cittadini»
Nessuna sanzione per i medici, che saranno però monitorati
Al termine di un incontro con la Federazione dell'Ordine dei medici e con i rappresentanti delle Regioni, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato che gli italiani non dovranno pagare alcun super-ticket per le visite specialistiche ed esami e che i medici non incorreranno in sanzioni legate alle prescrizioni, specificando che resta l'obiettivo di evitare esami inutili e sprechi. Non si vogliono, dunque, limitare le cure ai cittadini.
L'allarme è scattato con l'entrata in vigore nello scorso gennaio del cosiddetto decreto "taglia-esami": i medici hanno rilevato incongruenze, l'inapplicabilità delle nuove norme e che queste avrebbero generato un aggravio di costi per i pazienti. Le criticità sono state affrontate oggi nell'incontro voluto da Lorenzin e a cui hanno partecipato anche la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) e il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Sergio Venturi. Nel confronto, durato circa quattro ore, è stata raggiunta un'intesa e, infatti, il ministro ha rassicurato: «Non ci saranno assolutamente super-ticket per i cittadini». Le lamentele erano legate alla necessità di prescrivere ogni esame su singole ricette, ognuna delle quali è gravata da un ticket. Una necessità dovuta «ad un errore tecnico nella formulazione dei campi delle ricette elettroniche».
Un altro tema caldo è quello relativo alle sanzioni per i medici in caso di ripetute prescrizioni considerate "inappropriate". Lorenzin ha chiarito che non sono previste con il decreto sanzioni per i medici, ma che quando «il sistema sarà a regime, ci sarà un monitoraggio». Le eventuali sanzioni saranno oggetto di un futuro accordo in Conferenza Stato-Regioni. Al fine di riformulare i criteri di appropriatezza ed erogabilità, sarà messa a punto una circolare esplicativa per garantire l'applicazione omogenea delle nuove norme su tutto il territorio. Fondamentale è anche l'informazione ai cittadini, per questo è stata ideata una specifica campagna di comunicazione: verrà formulato un manifesto da affiggere negli studi medici e negli ambulatori.
«Le cure saranno garantite. Non ci sono limiti di accesso a cure necessarie, ed i pazienti cronici e gli invalidi sono salvaguardati dalla disposizioni vigenti», afferma Lorenzin, spiegando poi che l'obiettivo è «evitare gli sprechi garantendo le cure, ed i risparmi che saranno così ottenuti saranno tutti reinvestiti nel Servizio Sanitario nazionale e per la medicina del territorio». La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro con tutte le organizzazioni sindacali, ma dopo le accese proteste e contestazioni è emerso un parere positivo da parte della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), secondo cui «la rimessa in discussione del decreto-bavaglio sulla libertà prescrittiva dei medici è l'unica decisione che il ministro poteva assumere per porre un freno a caos e nuovi super ticket». Infine, il sindacato dei medici dirigenti Anaao si è detto parzialmente soddisfatto e ha annunciato: «Vigileremo sugli impegni assunti».